La pacciamatura in vaso: un confronto tra Miscanthus e Containermulch

Le differenze tra due dei prodotti più utilizzati per il controllo delle infestanti nella coltivazione di piante ornamentali
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La pacciamatura è un’operazione fondamentale per la vita, lo sviluppo e la qualità delle piante. Parliamo di questa pratica mettendo a confronto due prodotti naturali per eccellenza e utilizzati nei vivai:  il Miscanthus e la fibra di legno. Ma prima di entrare nel dettaglio è importante focalizzare l’attenzione su alcuni dettagli del processo di pacciamatura, pratica ormai abituale nel mondo del vivaismo e non solo.

Difesa dalle infestanti e altri benefici. La pacciamatura è una pratica antica, ma negli ultimi anni è tornata ad essere molto importante perché consente di combattere l’insorgere delle erbe infestanti in modo naturale, evitando l’impiego di diserbanti e riducendo l’uso di manodopera. Senza dubbio un modo sostenibile per risolvere questo gravoso problema per le coltivazioni in vaso, per le aiuole, per i giardini ed anche per alcune coltivazioni di piante in terra.  Durante l’autunno e nei mesi invernali la pacciamatura protegge le radici delle piante dal freddo e dai continui sbalzi di temperatura, con l’arrivo della primavera e nei primi mesi estivi di sole, la pacciamatura diventa elemento cruciale per proteggere le piante dal caldo. Una corretta pacciamatura permetterà alle piante di conservare l’umidità presente nel terreno o nel substrato e rallentare il processo di evaporazione dovuto al sole e al vento. La pacciamatura è un’operazione che ha molte altre importanti implicazioni, come per esempio la riduzione dei costi di manutenzione. Oltre a preservare le radici dalle piante infestanti permette anche di limitare il processo di irrigazione, visto che la pianta manterrà un livello di umidità costante. La pacciamatura consente, nelle applicazioni sul terreno, di evitare il compattamento del suolo ad opera dell’acqua piovana e di irrigazione e può contribuire a ridurre il fenomeno dell’erosione in caso di piogge.

I materiali utilizzati. Per il processo di pacciamatura è possibile utilizzare molti  materiali, tra cui anche corteccia, pomice e lapilli vulcanici (molto dipende dal tipo di impiego e dagli obiettivi).  Ma i prodotti più utilizzati nel campo del vivaismo per le coltivazioni in vaso sono sicuramente il Miscanthus e  la fibra di legno, sviluppati tecnicamente negli ultimi anni ed entrambi in grado di  ridurre o eliminare la crescita delle erbacce. Vediamo meglio alcune differenze. 

Foto 1. Miscanthus

Foto 2. Containermulch

La fibra di legno  è un materiale poliedrico che ha mille sfaccettature e trova oggigiorno varie tipologie di impiego anche come ammendante nei substrati e come sostituto della torba.  Ma la fibra di legno utilizzata per la pacciamatura è un materiale diverso da quella impiegata nei substrati. Stiamo infatti parlando del Containermulch, costituito da legno di conifera scortecciato e tritato in particelle di 2-10 millimetri. Durante il processo produttivo il materiale viene igienizzato termicamente e colorato con pigmenti naturali che conferiscono il tipico colore rossastro. Il materiale deve essere applicato all’invasatura, costituendo uno strato non inferiore a 2 centimetri. La pianta va successivamente bagnata e il Containermulch formerà uno strato compatto ma permeabile, resistente al vento e alle piogge. Grazie alle sue caratteristiche consente di evitare ristagni d’acqua, che potrebbero provocare marciumi radicali. La fibra di legno, oltre ad ostacolare lo sviluppo di infestanti, rallenta l’asciugatura dei vasi e ne conferisce un aspetto cromatico e particolarmente gradevole. Inoltre è anche in grado di migliorare il processo di aerazione delle radici delle piante e di fornire al terreno preziosi nutrienti.

L’altro materiale di eccellenza per la pacciamatura è il MiscanthusSi tratta di una pianta graminacea il cui materiale viene essiccato e triturato. Questo processo di pacciamatura è efficace contro la crescita delle malerbe e ha una forte capacità di ritenzione idrica. Grazie alle sue caratteristiche limita notevolmente l’evaporazione durante i periodi più caldi della stagione, mentre in inverno protegge le radici delle piante dal freddo, esattamente come avviene con la fibra di legno. Grazie alla sua composizione completamente naturale,  il Miscanthus si decompone ed è una fonte preziosa di minerali. Il colore della pacciamatura di Miscanthus è giallo chiaro ed è in grado di donare un aspetto piacevole a vasi, aiuole e più in generale in tutto il giardino. Come nel caso della fibra di legno deve essere applicato all’invasatura, costituendo uno strato non inferiore a 2 centimetri.

L'utilizzo in vivaio. La prassi comune vivai ci racconta qualcosa in più sulle abitudini e sulle preferenze degli operatori di settori. E lascia spazio a qualche motivo di riflessione ulteriore. Alcuni vivai sembrano preferire, soprattutto per quanto riguarda le produzioni protette all’interno delle serre, la fibra di legno. Questo è dovuto principalmente alle caratteristiche fisiche della fibra di legno, molto più fine rispetto al Miscanthus  e quindi ideale per la protezione dell’apparato radicale in condizioni atmosferiche decisamente migliori e costanti. Per quanto riguarda la produzione di piante in esterno (ma non mancano comunque delle eccezioni sull’impiego della fibra di legno) molti operatori sembrano preferire il Miscanthus. Materiale più grossolano rispetto alla fibra di legno e meno trattato, può contribuire ad una protezione migliore dell’apparato radicale in caso di esposizione alle piogge e agli sbalzi di temperatura di caldo nei mesi estivi.

Marco Fani - Pierucci Agricoltura