La pacciamatura tra agronomia e tradizione

I vantaggi della copertura del suolo con materiale organico: una pratica antica per l'agricoltura del futuro
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Pratica fondamentale anche nei mesi estivi, la sua applicazione permette di contenere la crescita delle erbe infestanti e di mantenere i corretti livelli di umidità. Tale operazione, diventata negli ultimi anni particolarmente importante nel mondo del vivaismo, è capace di offrire numerosi vantaggi:

  • riduzione delle infestanti: la pacciamatura crea una barriera fisica che impedisce la crescita delle erbacce, riducendo la competizione per le risorse con le piante coltivate;
  • conservazione dell'umidità: permette di mantenere il terreno umido, riducendo notevolmente l'evaporazione dell'acqua e la necessità di irrigare frequentemente;
  • protezione del terreno o del substrato: il materiale pacciamente limita l'erosione causata da vento e pioggia, preserva la struttura del suolo e limita la perdita di nutrienti;
  • regolazione della temperatura: il suolo pacciamato è più fresco in estate e più caldo in inverno, rappresenta quindi un ambiente più stabile per le radici delle piante;
  • fornisce nutrienti al terreno: la pacciamatura organica (per esempio Miscanthus o cippati di legno) si decompone nel tempo e arricchisce il terreno con sostanze nutritive, migliorando anche la struttura;
  • miglioramento dell’estetica degli spazi verdi: un aspetto da non sottovalutare, legato alla pacciamatura, è proprio quello della questione estetica. Un vivaio pacciamato risulta gradevole alla vista presentando un aspetto curato, ordinato e "naturale".

Una curiosità storica. La pacciamatura è una pratica molto antica e risale addirittura a migliaia di anni fa. Le prime forme rudimentali di pacciamatura sono state utilizzate in modo intuitivo da agricoltori e “primi giardinieri” per migliorare le condizioni del suolo e proteggere al meglio le piante. Tuttavia, l'introduzione e l'adozione della pacciamatura in ambito professionale, come pratica standardizzata e riconosciuta nell'agricoltura e nell'orticoltura moderna, ha seguito un percorso più documentato e formalizzato a partire dal XIX e XX secolo.  Le civiltà antiche come Egizi, Romani e le culture agricole in Asia e in America, utilizzavano materiali organici come paglia, foglie e letame per coprire il terreno e migliorare la fertilità del suolo. Queste pratiche non erano formalmente riconosciute come "pacciamatura" nel senso attuale del termine, ma condividevano molti degli stessi principi. Con l'avvento della cosiddetta agricoltura “scientifica” nel XIX secolo, iniziarono a essere condotti studi sistematici sui benefici di varie pratiche agricole, compresa la pacciamatura. Gli agronomi e i ricercatori agricoli cominciarono a documentare l'efficacia del pacciame nella conservazione dell'umidità e nella riduzione della crescita delle erbacce. Nel corso del XX secolo la pacciamatura è stata sempre più adottata in ambito professionale grazie a studi scientifici che ne hanno dimostrato i vantaggi. Negli anni Trenta e Quaranta dello scorso secolo, l'uso della pacciamatura è stato promosso come parte integrante della conservazione del suolo. Oggi la pacciamatura è una pratica consolidata e ampiamente utilizzata sia in agricoltura professionale, nel mondo del vivaismo e anche nel giardinaggio hobbistico.  

Difesa dalle malerbe e non solo. La pacciamatura è una pratica importante perché consente di combattere l'emergenza delle infestanti in modo naturale, evitando l’impiego di diserbanti e riducendo l’uso di manodopera. Senza dubbio un modo sostenibile per risolvere questo gravoso problema per le coltivazioni in vaso, per le aiuole, per i giardini ed anche per le coltivazioni di piante in terra.Durante l’autunno e nei mesi invernali la pacciamatura protegge le radici delle piante dal freddo e dai continui sbalzi di temperatura, con l’arrivo della primavera e nei primi mesi estivi di sole, la pacciamatura diventa elemento cruciale per proteggere le piante dal caldo. Una corretta pacciamatura permetterà alle piante di conservare l’umidità presente nel terreno o nel substrato e rallentare il processo di evaporazione dovuto al sole e al vento.

La pacciamatura è un’operazione che ha molte altre importanti implicazioni, come per esempio la riduzione dei costi di manutenzione. Oltre a preservare le radici dalle piante infestanti permette anche di limitare i volumi irrigui, visto che la pianta manterrà un livello di umidità costante. La pacciamatura consente, nelle applicazioni sul terreno, di evitare il compattamento del suolo ad opera dell’acqua piovana e di irrigazione e può contribuire a ridurre il fenomeno dell’erosione in caso di piogge. 

Marco Fani - Pierucci Agricoltura