L’utilizzo dei fertilizzanti minerali è spesso accompagnato da una serie di problematiche, tra cui la più importante riguarda l’eccessivo rilascio di composti azotati nell’ambiente e in particolare nelle acque.
I classici fertilizzanti minerali NPK portano in dote generosi quantitativi di azoto estremamente solubile. Questo è chiaramente un vantaggio per la pronta disponibilità dell’elemento ma rappresenta anche una problematica perchè ad una elevata solubilità si accompagna il rischio delle perdite per lisciviazione. Di conseguenza una quota dell’azoto che crediamo di somministrare alla coltura viene perso a causa della elevata mobilità dei nitrati nel suolo.
Ridurre l’utilizzo dei fertilizzanti è uno degli obiettivi cardine per abbassare l’impatto che l’agricoltura ha sull’ambiente. Si ricorda infatti come il dilavamento dei minerali dai terreni di coltivazione possa contribuire in modo diretto al peggioramento della qualità delle acque. Uno degli effetti diretti più conosciuti è l’eutrofizzazione, ovvero una condizione di anormale accrescimento degli organismi vegetali acquatici in conseguenza dell’accumulo di nitrati (e fosfati) nell’ambiente.
Alla moderna agricoltura viene richiesto un monitoraggio e un utilizzo razionale di tutti i mezzi tecnici, in particolar modo di agrofarmaci e fertilizzanti.
Le innovazioni tecnologiche nel settore dei fertilizzanti hanno permesso la diffusione dei concimi minerali CRF - Controlled Release Fertilizers con i quali si riducono di molto le perdite per dilavamento ma da oggi è possibile effettuare un passo ulteriore verso la completa sostenibilità degli apporti di azoto.
Il nuovo formulato BlueN di Corteva Agriscience a base di Methylobacterium symbioticum SB23 (3 x 107 CFU/g) è sicuramente una delle novità più importanti per quanto riguarda la programmazione delle fertilizzazioni. M. symbioticum è un batterio endofitico Gram negativo naturalmente presente in natura e rappresenta la parte attiva del prodotto, che si presenta in formulazione solida. Dopo la dispersione in acqua e l’applicazione sulle foglie, i batteri si riproducono e migrano verso gli stomi. Penetrano il tessuto attraverso le aperture stomatiche e si insediano nel mesofillo colonizzando le strutture fotosintetiche, quindi l’intera pianta. La colorazione rosa delle colonie che si formano permette la riflessione della luce aumentando l’attività dei cloroplasti, e quindi il tasso di fotosintesi. La luce attiva inoltre il complesso della nitrogenasi batterica, permettendo la fissazione in ammonio dell’azoto elementare atmosferico.
In questo modo la pianta dispone di una fonte di azoto assimilabile per via fogliare, permettendo all’agricoltore di abbassare la quota di unità fertilizzanti fornite tramite concimazione tradizionale.
L’azoto disponibile fornito dall’applicazione di BlueN non è legato alle caratteristiche del terreno e alla disponibilità dell’elemento nel suolo, rendendo il formulato particolarmente versatile e utilizzabile in svariate situazioni di coltivazione e su un’ampia gamma di colture. Nel caso in cui l’azienda aderisca alle misure relative alla condizionalità l’utilizzo di BlueN permette di avere quella maggiore quantità di azoto per la pianta che va ad integrare quella limitata dai disciplinari regionali.
L’ulteriore possibilità offerta dal prodotto, questa decisamente interessante per il vivaismo ornamentale, è la possibilità di utilizzarlo anche in condizioni climatiche altrimenti svantaggiose per quanto riguarda la fornitura di azoto, come ad esempio in piena estate.
Il batterio, colonizzando i tessuti della pianta, garantisce una fonte di azoto disponibile anche quando le temperature non ne permettono l’assorbimento da parte dell’apparato radicale. Il flusso di azoto disponibile per la coltivazione diventa quindi continuo per l’intera stagione vegetativa, con evidenti benefici in termini di crescita della pianta e di abbassamento dell’impatto ambientale derivato dalla mancata fornitura tramite concimi minerali. Tutto questo vale per le piante in genere ma in particolare per le arboree o quelle poliennali dove tale disponibilità di azoto permane per più tempo.
Corteva è fermemente convinta della validità del BlueN, per tale motivo il biostimolante è entrato a far parte della divisione aziendale dei prodotti di origine naturale (Biologicals).
BlueN è ammesso in tutte le tipologie di coltivazione compresa quella biologica.
BlueN si applica alla vegetazione con la normale attrezzatura aziendale (atomizzatori) alla dose di 333 g/ha, si trova in commercio in sacchi in alluminio da 1kg, tale confezione garantisce un'ottima qualità del prodotto e 2 anni di conservabilità.
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