In tutta Europa la condizione generale delle siepi e dei frangivento sta peggiorando. Questo a causa dell'alto costo di manutenzione tradizionale e una diffusa carenza di manodopera qualificata. In una situazione simile, i proprietari, tendono a utilizzare seghe meccaniche o trascurano del tutto la manutenzione. Di conseguenza, è necessario tentare approcci efficaci per la riqualificazione delle siepi. Una recente ricerca britannica ha confrontato cinque diversi regimi di ringiovanimento in siepi che crescono in siti diversi sparsi per l'Inghilterra meridionale.
I cinque metodi sono:
- taglio tradizionale, col quale viene rimossa metà della massa legnosa, e gli assi principali sono tagliati alla base;
- taglio di conservazione, simile a quello tradizionale ma con una percentuale di asportazione molto più bassa;
- taglio per la fauna selvatica, dove i fusti principali sono tagliati alla base con una motosega e spinti nelle vicinanze con un escavatore, nessun materiale legnoso viene rimosso;
- taglio geometrico, effettuato usando una sega circolare per tagliare la siepe in forma ogni 8-10 anni;
- ceduazione, che consiste nel taglio raso di tutta la siepe.
Nel 2010, i ricercatori hanno contattato dei giardinieri scelti a caso per effettuare il ringiovanimento di sezioni di siepi di 24 m, utilizzando uno dei cinque metodi. In totale, ogni intervento è stato ripetuto 12 volte. Ogni inverno, fino al 2013, hanno controllato la crescita dei ramoscelli della copertura. In tutte le siepi, la specie legnosa principale era il biancospino (Crataegus monogyna).
I ricercatori hanno scoperto che entro la fine del triennio, con tutti i metodi si osserva una crescita sostanzialmente maggiore di nuovo materiale legnoso rispetto al controllo non potato.
Per quanto riguarda i costi, la ceduazione costa di più del rinnovamento in forma ma meno degli altri metodi.
Le bacche delle siepi sono un'importante fonte di cibo per la fauna selvatica, per cui i ricercatori hanno pesato le bacche di biancospino da ogni sezione di siepe alla fine di ogni estate. Dopo tre anni, tutti i metodi, tranne la ceduazione, hanno prodotto pesi simili alle siepi non gestite, suggerendo che le siepi gestite a ceduo impiegano più tempo per tornare a fruttificare.
La ceduazione ha prodotto la migliore ricrescita alla base e la formazione della chioma più fitta, anche se inizialmente ha fornito scarso rifugio per insetti e piccoli mammiferi.
Vista la poca differenza nella densità del materiale legnoso nelle siepi con i metodi previsti dopo tre anni, i ricercatori suggeriscono che il taglio di conservazione potrebbe essere un alternativa più economica alla gestione delle siepi rispetto ai metodi tradizionali, garantendo al contempo una copertura verde costante delle zone interessate dalla presenza delle siepi.