La grafiosi ha avuto conseguenze anche sulla biologia di alcune farfalle. Alcune nuove varietà fanno ben sperare
Articolo originale in lingua inglese.
Poco prima della prima guerra mondiale, il grande Henry John Elwes ha rilevato che "... nella seconda metà di novembre, il colore dorato brillante delle foglie degli olmi nelle siepi è una delle scene più sorprendenti che l'Inghilterra può produrre" . Purtroppo, questi olmi iconici sono perduti per sempre. E non è solo il paesaggio a subirne. L'olmo può ospitare una vasta gamma di animali, dagli allocchi che preferivano le sue cavità nei tronchi, alle oltre 200 specie di invertebrati, per non parlare di oltre 100 specie di licheni.
Biologia dipendente dagli olmi. Alcune specie di Lepidotteri sono interamente dipendenti dall'olmo, e questi hanno sofferto molto in seguito alla grafiosi. Per esempio è la farfalla "White-letter Hairstreak",
Satyrium w-album, ora classificata come a rischio di estinzione e considerata in "priority status" da DEFRA BAP. La farfalla, per alimentarsi, ha bisogno di olmi sessualmente maturi. Le larve si schiudono a metà marzo, settimane prima del germogliamento, e subito si nutrono dei suoi fiori, poi dei semi, per poi passare alle foglie a fine aprile. Anche la falena
Cosmia diffinis, è dipendente dai vecchi alberi; le femmine depongono le uova solo sui germogli epicormici.

Lunghe sperimentazioni. "Butterfly Conservation" ha valutato per 14 anni le cultivar olmi resistenti alle malattie, in quattro siti nel sud Hampshire. Tutti alberi di origine straniera; è stato di primaria importanza poter determinare il loro adattamento al clima inglese, così fortemente influenzato dalla corrente del golfo, con i suoi inverni umidi e le estati fresche, cpsì come la particolare geologia. Un certo numero di cultivar di origine asiatica, morì rapidamente su terreni argillosi saturi d'acqua in inverno, nel frattempo quelli di origine olandese, con i geni dell'Olmo dell'Himalaya, U. wallichiana più resistenti alla grafiosi, non hanno germogliato fino a metà maggio: forse troppo tardi per Satyrium w-album.
Morfeo, sonni tranquilli. La cultivar più promettente emersa fino ad oggi è la 'Morfeo', selezionata in Italia dal Istituto per la Protezione delle Piante. Derivata da un incorcio dell'olmo di Chenmou, di origine cinese, e un ibrido olandese tra U. glabra e U. minor, prospera non solo nel clima inglese, ma ha una fenologia identica a quella dell'Olmo Wych, le specie autoctone ideali per Satyrium w-album.