Migliorano la struttura del suolo ma sono anche in grado di contrastare i parassiti fungini. In una indagine tedesca sono evidenti anche i vantaggi economici
La salute, la biodiversità e la qualità generale del suolo sono fattori fondamentali per la protezione dell’ambiente naturale. Il suolo è necessario per la produzione alimentare e per il benessere umano ed è ad oggi impossibile pensare di farne a meno, come ricordato anche dagli Obiettivi di Sostenibilità delle Nazioni Unite.
La salute dei terreni. I servizi ecosistemici del suolo sono strettamente legati alla presenza del suo biota, motore fondamentale per l’autoregolazione. La presenza o l’assenza dei lombrichi influiscono su numerosi aspetti, dalla salute delle colture alla produttività, oltre a garantire una protezione dai funghi patogeni riducendone la biomassa (ad esempio da Fusarium su Triticum monococcum).
Gli organismi che vivono nel suolo sono fondamentali per i servizi ecosistemici, i processi naturali e la salute umana. La salute del suolo e la sua biodiversità sono interdipendenti e i lombrichi sono il gruppo animale generalmente più comune presente nei suoli agricoli. I lombrichi hanno dimostrato di influenzare positivamente la produzione delle piante, la struttura del suolo e il controllo dei patogeni; sono inoltre considerati uno degli indicatori più importanti della salute dei terreni. I metodi dell’agricoltura intensiva e i cambiamenti climatici stanno al momento causando un declino di questi Anellidi, determinando una riduzione associata della fertilità dei suoli.
L'economia delle tecniche agricole. Una nuova ricerca si è concentrata sul ruolo specifico dei lombrichi nel contrasto ai patogeni fungini che colpiscono le colture (specialmente Fusarium), e il valore economico associato. Gli studiosi hanno anche esaminato come i metodi di gestione delle colture influenzano la biodiversità e come l’attività antifungina dei lombrichi possa far diminuire l’applicazione di agrofarmaci. Il margine di guadagno è influenzato anche dal numero di trattamenti, una voce di spesa determinante nel bilancio di un’azienda. Nel 2015 il 68% dei terreni coltivati in Unione Europea ha ospitato colture suscettibili all’attacco da parte di Fusarium.
I lombrichi svolgono molti ruoli importanti nel suolo migliorandone qualità e struttura, decomponendo i residui organici e regolando la pressione dei patogeni. La loro attività guida i processi ecologici e fornisce quindi un servizio che è possibile tradurre in termini economici.
Fusarium spp. rappresenta un genere di funghi fitopatogeni agente di tracheomicosi tra i più rilevanti in campo agricolo, specialmente nelle regioni temperate dove insistono coltivazioni di mais e frumento. Tra le varie specie di lombrichi, la più importante nel controllo della pressione del patogeno è certamente
Lombricus terrestris.
Lo studio e i risultati. I ricercatori hanno analizzato una serie di studi riguardanti gli effetti positivi dei lombrichi su aspetti come la salute del suolo e la produzione agricola. Sono stati esaminati i risultati relativi a tipi diversi di alimentazione dei lombrichi (detritivori e geofagi) e l’impatto, diretto e indiretto, sugli agenti patogeni dei cereali.
In particolare, i ricercatori hanno analizzato i set di dati dei raccolti di frumento nella bassa Sassonia, in Germania.
La differenza tra il costo della coltivazione e quello di vendita (margine lordo standard) per ettaro, è stato utilizzato come indicatore del contributo della produzione di frumento alle entrate complessive.
Lo studio ha analizzato entrambi i tipi di lombrichi (detritivori e geofagi) e ha preso in considerazione tre scenari:
- SCENARIO A: aratura e due applicazioni fungicide;
- SCENARIO B: aratura e un solo trattamento fungicida;
- SCENARIO C: non lavorazione e un solo trattamento fungicida.
L'applicazione ridotta del fungicida rispetto alla pratica agricola tradizionale, come nel caso B, comporta un rischio maggiore di contaminazione da micotossine del raccolto, che a sua volta comporta una riduzione del prezzo di vendita. Questo studio ipotizza che questo prezzo ridotto sia il prezzo ottenuto solo dalle colture destinate all’alimentazione animale: 149,03 euro per tonnellata (sebbene una maggiore contaminazione potrebbe ridurre ulteriormente il prezzo).
Lo scenario A ha prodotto grano per un valore di 624 euro per ettaro. Lo scenario C ha prodotto grano per 699 euro per ha. In quest'ultimo scenario, il margine lordo standard è aumentato del 12% a ettaro grazie alla presenza di popolazioni di lombrichi sane e attive. Lo scenario B ha funzionato meno bene, con 132 euro per ha in meno rispetto allo scenario C; a causa degli effetti della contaminazione da funghi uniti all'aratura, che ha influenzato negativamente l’attività dei lombrichi.
I dati della letteratura hanno mostrato che le specie di lombrichi detritivori sono capaci di ridurre la pressione fungina del 72% (in media), mentre le specie geofaghe del 43%.
Oltre ad avere un impatto diretto sui patogeni delle piante la presenza di specie geofaghe ha un effetto positivo sulla crescita delle piante di grano colpite dall’agente patogeno Gaeumannomyces graminis: riesce a emergere il 20% in più di piante, il peso delle piante aumenta del 58% e la resa aumenta del 26%.
Il valore di soppressione della malattia dimostrato dal vantaggio finanziario nel prezzo per ettaro, nell'ambito dello scenario C, è accompagnato dai benefici supplementari di una migliore struttura del suolo e quindi della disponibilità di nutrienti. Oltre alla diminuzione nell’uso di fungicidi, ciò significherebbe anche che i fertilizzanti potrebbero essere ridotti, limitandone quindi il loro dilavamento nei corpi idrici.
Le conclusioni. I ricercatori suggeriscono che alcuni agenti patogeni e alcuni inquinanti possono essere controllati efficacemente dal biota del suolo, se supportato da pratiche agricole sostenibili (come la gestione dei residui, la rotazione delle colture, l’utilizzo di cultivar meno sensibili e l’applicazione sostenibile degli agrofarmaci). Per migliorare la diffusione di tale messaggio è importante la collaborazione con gli esperti di economia agraria, capaci di tradurre in termini monetari la convenienza del passaggio a tali tecniche, che possono migliorare l’ambiente e i bilanci delle aziende.
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