Un parassita pericoloso: Neonectria neomacrospora

Poche informazioni sulla sua origine e sulla sua diffusione. Colpisce principalmente Abies e non sono ancora note le specie resistenti.
Inserito nella EPPO Alert List. Nel 2008, in Norvegia, è stata osservata una nuova e grave malattia causata da Neonectria neomacrospora (forma anamorfa Cylindrocarpon cylindroides) sugli abeti (Abies spp.). Nel 2011, la stessa malattia viene identificata su abete in Danimarca e a seguire, nel 2015 in Svezia, nel 2017 in Belgio e Francia e nel 2018 in Finlandia. A seguito di questa diffusione, il fungo è stato inserito nell’Alert List di EPPO.
La distribuzione del patogeno non è chiara e la sua origine incerta, infatti non è ancora acclarato se il fungo sia emergente o ri-emergente. Rivolgendosi alla letteratura scientifica si apprende che i primi cancri osservati causati da questo fungo risalgono agli anni 30, riportati da piante di A. balsamea in Nord America. La sua distribuzione attuale nel continente americano è sconosciuta.

Le specie interessate. In Europa, ci sono alcuni vecchi record della sua presenza. In Norvegia, viene identificato nel 1951 come Nectria cucurbitula su Abies alba, A. balsamea, A. concolor e A. nordmanniana. Il fungo fu riesaminato nel 1962 e riclassificato come Nectria cucurbitula var. macrospora (= N. neomacrospora).  La forma anamorfica Cylindrocarpon cylindroides è stata descritta per la prima volta su A. concolor in un vivaio tedesco più di 100 anni fa, ma al momento la Germania risulta esente dal patogeno. Nel 2017, il fungo viene ritrovato in Belgio su Abies grandis ed è di quest’anno la prima segnalazione EPPO in Germania. Per quanto riguarda l’Asia, N. neomacrospora è stata segnalata nel 2015 in Cina.
Il fungo è stato segnalato su molte specie di Abies, come ad esempio: A. alba, A. amabilis, A. balsamea, A. balsamea var. phanerolepis, A. cephalonica, A. concolor, A. durangensis, A. fargesii, A. fraseri, A. grandis, A. kawakamii, A. koreana, A. lasiocarpa, A. magnifica, A. nebrodensis, A. nordmanniana, A. nordmanniana subsp. equitrojani, A. numidica, A. pinsapo, A. procera, A. sibirica, A. vejarii. Inoltre è stato occasionalmente trovato su Picea abies, Pseudotsuga menziesii e Tsuga heterophila.

La recente ricerca sul patogeno.
I sintomi sono espressi da un’abbondante colatura resinosa, seguita dalla morte degli organi vegetativi come germogli e rami. In condizioni di elevata umidità, su legno morto, è possibile osservare la comparsa del corpo fruttifero di colore rosso che porta le ascospore (stadio sessuale).
I conidi dallo stato asessuato (C. cylindroides) possono anche formarsi anche sulla corteccia infetta, se le condizioni di umidità lo permettono.
La biologia e l'epidemiologia di questo fungo sono in gran parte sconosciute. Si presume che la malattia sia diffonda per via aerea e che i conidi del fungo siano dispersi localmente grazie alla pioggia e su lunghe distanze a causa del vento. È stata segnalata anche la trasmissione tramite seme contaminato, anche se non ci sono dati statistici a supporto.
Probabilmente anche gli insetti come lo scarabeo Cryphalus piceae, possono svolgere un ruolo di vettori. Questa specie è infatti emersa in Danimarca contemporaneamente alla malattia fungina. Tuttavia, sebbene si possa ipotizzare una connessione, non esiste alcun legame confermato. È anche possibile che lo scolitide si comporti da opportunista andando ad attaccare le piante già stressate dal patogeno.
In Danimarca e Norvegia, il fungo, è causa di mortalità su Abies spp. in esemplari a dimora, nei boschi e in coltivazione. Alcuni studi condotti in Danimarca dal 2011 al 2014 su 3 siti sperimentali nei quali sono stati coltivati A. lasiocarpa con diverse provenienze territoriali, hanno dimostrato che il danno è decisamente significativo. Infatti, la percentuale di alberi danneggiati è aumentata dal 40% nel 2011 all'80% nel 2014, per arrivare a un totale del 60% di alberi compromessi alla fine della ricerca. La provenienza degli esemplari non ha influito sullo sviluppo della malattia e non è stato possibile individuare alcun ceppo che mostrasse una pur minima resistenza.  

A rischio anche i vivai. Le numerose specie di Abies sono ampiamente coltivate nella regione EPPO per scopi forestali e ornamentali, non ultima la produzione di alberi di Natale. N. neomacrospora ha recentemente causato gravi epidemie in Danimarca e Norvegia, portando a una riduzione della qualità degli alberi e in alcuni casi anche alla morte. N. neomacrospora può attaccare un numero molto grande di specie e sottospecie di Abies. Nei vivai di alberi di Natale sono state raccomandate alcune misure di controllo (distruzione di piante malate, trattamenti chimici), ma queste non possono essere applicate nelle aree boschive. Sono stati avviati diversi studi in Danimarca per identificare specie e sottospecie resistenti o tolleranti di Abies, ma al momento non sono disponibili dati positivi. I livelli epidemici osservati in Danimarca e Norvegia, così come l'alto numero di specie sensibili, indicano che occorre prestare molta attenzione ai sintomi evidenziabili nelle coltivazioni.
I canali di diffusione ipotizzati sono il mercato di piante e semi e probabilmente anche il commercio di legname tagliato.

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Foto originali