La Rosa: una storia di bellezza

Dalla tradizione agli ibridi contemporanei: un viaggio che parte da lontano

La rosa (genere Rosa) è una pianta appartenente alla famiglia delle Rosacee, che comprende centinaia di specie e migliaia di varietà. Conosciuta per la sua bellezza, profumo e simbolismo, la rosa è stata coltivata da millenni e gioca un ruolo significativo nella cultura, nella medicina e nella storia della giardineria.

La rosa, con le sue caratteristiche botaniche e una storia di selezione ricca e variegata, continua a rappresentare un elemento fondamentale nei giardini e nella cultura. Le varietà celebri di rosa non solo testimoniano l'abilità degli ibridatori, ma offrono anche un’opportunità per esplorare la biodiversità e la bellezza delle piante. La storia della rosa è un viaggio affascinante che riflette l'interazione tra uomo e natura, evidenziando l'importanza della conservazione delle specie e delle tecniche di coltivazione. Con l'evoluzione delle tecniche di ibridazione, le rose continuano a stupire e a ispirare le generazioni future, rimanendo un simbolo di bellezza e resilienza nel panorama botanico mondiale.

La selezione varietale. La storia delle rose ha radici antiche, risalenti a migliaia di anni fa. I primi resti fossili sono stati ritrovati in Europa, America del nord e in Asia. Le pratiche di selezione per ottenere piante con caratteristiche desiderabili hanno anch’esse una storia che parte da lontano per arrivare alle tecniche di ibridazione sistematica dell’era moderna.

Un lavoro importante condotto su rosa è iniziato infatti nel XIX secolo, grazie all’ibridatore Joseph Pernet-Ducher, per arrivare alla seconda metà del 900 con André Eve, collezionista e appassionato botanico. L’ibridazione è stata utilizzata per introdurre nuove colorazioni, forme e caratteristiche di resistenza.

Uno degli incroci più importanti dal punto di vista storico è rappresentato dall’ibridazione di Rosa gallica con Rosa gigantea, che ha dato vita a varietà resistenti alle condizioni climatiche avverse. La creazione delle Rose ibride di Tea, nella Francia della seconda metà dell’800, introdotte da Jean Baptiste Guillot, ha rappresentato uno dei successi più straordinari dell'ibridazione moderna. Queste rose, discendenti dagli incroci tra il gruppo delle rose cinesi e rose europee, sono particolarmente apprezzate per la fioritura continua e per la loro intensa profumazione.

La selezione ha portato anche alla comparsa di rose resistenti a malattie come l'oidio e la ruggine, utilizzando Rosa rugosa come portainnesto.

La coltivazione. La coltivazione delle rose è una pratica che richiede pazienza e attenzione. Queste piante prediligono terreni ben drenati e fertili, meglio se ricchi in sostanza organica. È fondamentale che il suolo (o il substrato se allevate in vaso) presenti un ambiente di pH sub-acido.

Per una crescita ottimale, le rose necessitano di irraggiamento diretto e di annaffiature regolari, evitando i ristagni d'acqua. Tra le patologie più diffuse troviamo Botrytis cinerea (comunemente detta muffa grigia), Puccinia spp. (agente di ruggine), varie specie di oidio e di peronospore. Altre problematiche particolarmente diffuse sono rappresentate dagli attacchi di afidi, cocciniglie e tentredine per quanto riguarda i parassiti. Per prevenire e gestire queste problematiche è importante applicare i principi delle buone pratiche agricole come ad esempio lo svolgimento di regolari potature, atte a mantenere adeguata la circolazione dell’aria all’interno del cespuglio, o la corretta scelta del substrato. La gestione fitoiatrica delle rose può risultare a volte complessa, generalmente in conseguenza di annate dal clima sfavorevole (come primavere piovose e anticipi del caldo estivo).

Le caratteristiche botaniche. Le rose sono piante legnose, che possono variare nella forma, dimensione e portamento, ripartendosi in arbusti, rampicanti e tappezzanti. Presentano alcune caratteristiche morfologiche distintive:

  • Le foglie sono generalmente composte e impari, portate generalmente da 3 a 9 per rametto. La forma è ovata/lanceolata e il margine è dentato. La superficie è lucida e mostra varie tonalità di verde.
  • I fiori di rosa sono generalmente grandi e vistosi, con numero di petali altamente variabile. Il colore può spaziare dal bianco al rosso, dal giallo all'arancione, con tonalità intermedie. I fiori possono emanare una fragranza distintiva, che cambia a seconda delle varietà.
  • Il frutto della rosa è in realtà un falso frutto che prende il nome di cinorrodo, si presenta come una bacca rossa o arancione che contiene al suo interno i semi. Esso si sviluppa dall’ovario superiore e arriva a maturazione in autunno.

Le rose possono riprodursi sia per via sessuata che asessuata. La riproduzione sessuata avviene tramite semi, mentre quella asessuata include tecniche come taleaggio e innesto, spesso utilizzate per le coltivazioni commerciali. Sono piante generalmente resistenti, capaci di adattarsi a diverse condizioni climatiche, ma preferiscono un suolo ben drenato, ricco di materia organica e un'esposizione solare diretta. Riescono generalmente a tollerare brevi periodi di siccità.

Alcune varietà. Tra le altre possiamo ricordare alcune particolari varietà che spiccano nello sterminato panorama offerto dai cataloghi dei vari coltivatori europei.

Rosa "Peace"

Questa rosa è considerata una delle più famose al mondo. Sviluppata nel 1945, la "Peace" ha grandi fiori di un delicato colore giallo-crema con sfumature rosa. È apprezzata per la sua resistenza e la sua fioritura abbondante.

Rosa "Damascena"

Conosciuta per il suo profumo intenso, la Rosa Damascena è apprezzata nella produzione di oli essenziali e cosmetici.

Rosa "Knock Out"

Sviluppata nel 2000, la "Knock Out" è una varietà di rosa resistente e a bassa manutenzione. È famosa per la sua resistenza alle malattie e per la fioritura continua. Disponibile in diverse colorazioni, è largamente utilizzata nei giardini contemporanei.