Esistono alcune tendenze di progettazione paesaggistica che adottano principi di eco-sostenibilità e crescita dell’individuo operando in diversi “saperi”. Lo scopo principale è quello di ricercare il benessere psico-fisico, emozionale e spirituale dell’uomo. La base di questo pensiero parte dalla necessità di intervenire sull’individuo verso un processo di conoscenza, e quindi di nuova coscienza, per un’armonica evoluzione dell’uomo con la natura.
Ecco perché l’idea di Progetto Olistico, da Olos che in greco significa “l’intero”, il tutto. Un progetto olistico per l’architettura del giardino e del paesaggio generato da un vasto campo di ricerche interdisciplinari e interconnesse, non ultime il recupero di arti antiche quali il Feng-shui e la geomanzia occidentale.
Un giardino del “benessere” che non si limita ad essere ecologico, organico, ma concepisce strutture e forme armoniche per l’uomo e la sua rigenerazione psico-fisica e spirituale. Quindi un giardino, un parco, un territorio possono assumere “conformazioni sacre” espandendo energie benefiche, magiche e terapeutiche.
In linea di massima, i grandi tematismi che dovranno essere indagati per una realizzazione olistica del nostro giardino, sono:
le energie sottili; i luoghi dove viviamo, l’ufficio, la casa, il giardino con la loro qualità vibrazionale agiscono sul corpo sottile dell’uomo e quindi sulla sua salute e benessere. La radioestesia (scala Bovis) aiuta a misurare il livello energetico di un luogo per migliorarlo.
Il vento e l’acqua (Feng e Shui); sono i grandi modellatori del paesaggio, la loro attenta indagine sul luogo ci guida nelle prime scelte progettuali.
La geobiologia; la griglia geomagnetica della terra (rete Hartmann) ci consente l’individuazione di zone congeste e zone di benessere.
Il baricentro; importante è individuare un centro, il cuore, il “pozzo del cielo”, questo punto sarà generativo di forza cosmo-tellurica che si distribuirà come rete invisibile su tutto il territorio.
La direzionologia; lo “Spazio Sacro Etrusco” il “Lo Pan” Cinese, la “Ruota di medicina” dei Nativi americani sono strumenti antichi d’indagine spaziale, in pratica che tipo e qualità d’energia confluisce al centro del nostro progetto.
La sincronicità; è essere in accordo temporale con la natura, così in cielo, così in terra. La conoscenza astrologica, che anticamente non era disgiunta dai saperi costruttivi, possono permettere l'individuazione di momenti propizi per iniziare determinate opere o lavori che manterranno per dati cicli temporali una qualità energetica alta.
La permacultura; basata sull’osservazione dei sistemi naturali, si occupa di piante, animali, edifici ed infrastrutture (acqua, energia, comunicazioni) e di come questi elementi si possano relazionare in modo sostenibile in una data area territoriale.
L’ecopsicologia è un campo della psicologia che si occupa della "nuova" riconnessione a tutti i livelli fra l'individuo ed il mondo naturale.
L'essere umano e spirituale come parte dell'ecosistema del pianeta. L'Ecopsicologia riconosce la primaria importanza dell'ambiente naturale per l'equilibrio, il benessere e la realizzazione dell'essere umano.
Nel giardino la Natura sarà attiva per risvegliare e nutrire la radice spirituale, la coscienza di Sé, e portarci a uno scambio armonico, evolutivo, rispettoso degli esseri umani tra di loro e di essi con il pianeta e con le Forze, a monte di ogni discorso ecologico. Allora, percorrendo questi nuovi giardini, vediamo cosa possiamo incontrare:
la vegetazione spontanea; le specie vegetali autoctone o naturalizzate sono considerate le migliori per potenzialità di crescita e sanità. L’uso di “sementi wildflowers” (fiori spontanei) per esempio, permette di ottenere dei bellissimi prati fioriti spontanei senza bisogno di costose quantità d’acqua e impianti d’irrigazione.
Le superfici permeabili; è vitale lo scambio energetico terra/cielo quindi importante che le pavimentazioni siano il più possibile permeabili (terre stabilizzate, ghiaie, prati con sottofondo ecc).
L’elemento acqua; la sua presenza in giardino è essenziale anche nella semplicità di un contenitore interrato con una ninfea e piantine ossigenanti.
L’elemento fuoco; dove esiste la possibilità potremmo organizzare uno spazio vuoto con al centro un cerchio di pietre per un fuoco rituale.
L’orto sinergico; anche in piccoli spazi, lavorando con l’autofertilità del suolo e la sinergia fra piante, possiamo ottenere una produzione familiare biologica di ortaggi e piante aromatiche con veramente poco tempo di gestione e costi.
La food forest; cioè un bosco commestibile. Laddove ci sono previsioni di siepi, di schermi e filtri vegetali esiste la possibilità di utilizzare alberi e arbusti naturali che offrono i propri frutti (gelsi, corbezzoli, noccioli, nespole,fragole, more ecc)
Il birdgarden; l’angolo dove, con semi di girasole e un po’ d’acqua, accogliamo tutta l’avifauna del luogo. Specialmente in inverno, quando scarseggia il cibo naturale, avremmo sempre un colorato e affollato punto ristoro.
La zona compost; importante area del giardino che consente di ottenere un ottimo fertilizzante riciclando scarti della cucina e scarti verdi.
Il percorso botanico; semplici indicatori guidano alla scoperta della flora autoctona del giardino o del paesaggio limitrofo.
Il percorso degli aromi e dei profumi; erano chiamati nel Rinascimento i “giardini dei semplici” cioè delle erbe spontanee che avevano proprietà aromatiche, gastronomiche ed officinali.
La biopiscina; appare come un laghetto con piante acquatiche, la balneabilità dell’acqua è garantita da processi fitodepurativi e filtri naturali. Una biopiscina è quindi nello stesso momento una piscina, un giardino acquatico ed un ecosistema naturale.
Saluto agli “Spiriti di natura” Un albero, una pietra, un bastone sono deputati, all’ingresso di ogni giardino, per un saluto del visitatore agli Spiriti di natura del luogo.
Circuiti del benessere; spirali e circuiti disegnati su di un prato sono schemi che percorrendoli armonizzano i nostri corpi sottili.
Contatto con il mondo vegetale; aree apecifiche possono essere scelte per attivare e conservare alte frequenze naturali a scopo di riequilibrio psico-fisico e spirituale.
Giardini spontanei, quasi selvatici ricchi di biodiversità dove possono riunificarsi i così detti “tre mondi madre”: quello degli uomini, degli spiriti di natura e del mondo vegetale.
Questi giardini hanno l’obiettivo di offrire un’esperienza rituale che per molte ragioni è oggigiorno poco accessibile, superando il pudore che tiene distanti dalla sacralità, restituendo così una dimensione che è autenticamente umana e che è nostro diritto poter sperimentare. I giardini daranno così l’opportunità di compiere profondi atti di presenza che intuitivamente collegano l’uomo alle radici di una cultura antica e magica, ai suoi miti, fiabe e leggende e alle tradizioni esoteriche dei Popoli della Terra.