Inizia con questo testo una serie di articoli curati dall’Associazione Italiana di Architettura del Paesaggio. Il tema centrale è la relazione tra gli attori interessati alla produzione di piante e alla loro gestione in ambiente urbano.
Un vivaio di piante è generalmente un'azienda o un luogo fisico, un'area dedicata alla coltivazione, propagazione e vendita di piante, sia ornamentali che da frutto, che possono essere destinate al giardinaggio, all'architettura del paesaggio o all'agricoltura.
Il termine vivaio viene usato anche per riferirsi a uno spazio dove si sviluppano giovani piante prima di essere trapiantate o vendute.
Le principali attività che si svolgono all'interno di tali siti sono molteplici e fondamentali per garantire la qualità e la salute delle piante. Queste includono:
Il ruolo dei vivai nella ricerca scientifica. I vivai non sono solo luoghi di produzione, ma svolgono anche un'importante funzione di ricerca, particolarmente nei campi della botanica, dell’agronomia e della genetica vegetale. Collaborando con università e centri di ricerca, partecipano allo sviluppo di nuove tecniche di coltivazione, miglioramento genetico e studi sulla resistenza a parassiti e malattie.
Le aree di ricerca più rilevanti includono:
La ricerca per l'Architettura del Paesaggio. La ricerca condotta nei vivai è di particolare interesse per l’architettura del paesaggio, poiché contribuisce a creare paesaggi più sostenibili, esteticamente gradevoli e in armonia con l’ambiente circostante. Le sfide ambientali, come l’inquinamento, la scarsità d'acqua e le alte temperature, richiedono l’uso di piante che possano prosperare in condizioni difficili.
I vivai sono quindi centri di innovazione per selezionare piante che possano resistere a situazioni di stress come il caldo intenso, la siccità o l’inquinamento. Inoltre, la scelta di piante autoctone e resistenti alle malattie contribuisce a ridurre l'uso di trattamenti chimici e favorire pratiche ecologiche.
Le sfide in ambito urbano. Le città moderne affrontano problematiche ambientali uniche, come l'inquinamento atmosferico, la scarsità di spazi verdi e il cambiamento climatico. Le piante devono essere selezionate per sopravvivere a condizioni di stress, come la siccità, la salinità, l'inquinamento e le variazioni estreme di temperatura. La ricerca svolta nei vivai si concentra sull'adattamento delle piante a questi fattori, migliorando la loro capacità di tollerare l’ambiente urbano.
Inoltre, l'adozione di piante più compatte e ben strutturate facilita la gestione degli spazi verdi urbani, riducendo la necessità di manutenzione frequente e potature. Le piante selezionate dovrebbero, infatti, richiedere poche risorse e poco intervento umano per mantenere un aspetto sano e vigoroso.
Un altro aspetto cruciale è l'integrazione delle piante nei paesaggi urbani, che devono essere non solo funzionali, ma anche esteticamente gradevoli. La collaborazione tra vivai, architetti del paesaggio e comunità locali è essenziale per creare spazi verdi che soddisfino le esigenze di tutti e promuovano la sostenibilità sociale.
L’impiego di piante con caratteristiche ornamentali e resistenti, come fioriture colorate o fogliame interessante, contribuisce alla biodiversità e alla bellezza degli spazi verdi urbani. Inoltre, il coinvolgimento delle comunità nella progettazione partecipata aiuta a realizzare giardini e parchi che rispondano alle necessità reali delle persone.
In sintesi, i vivai sono luoghi vitali non solo per la produzione e la distribuzione di piante, ma anche per la ricerca scientifica e l’innovazione nel campo della coltivazione, della sostenibilità e dell’architettura del paesaggio. Con il loro impegno nella selezione di piante resilienti, la gestione sostenibile delle risorse naturali e la ricerca su pratiche agricole ecologiche, i vivai giocano un ruolo cruciale nel rispondere alle sfide ambientali moderne e nel migliorare la qualità degli spazi verdi urbani.
Questo articolo inaugura una riflessione sul vivaismo e sul suo ruolo nella sostenibilità e nell’architettura del paesaggio. Senza pretendere di essere esaustivi, intendiamo esplorare in modo libero e informale le caratteristiche di questa relazione, partendo dal mondo dei vivai e da come essi interagiscono con la progettazione del paesaggio, in particolare in contesti urbani
I prossimi articoli si concentreranno sul rapporto tra il mondo dei vivai e gli architetti del paesaggio, con particolare attenzione alle esperienze e alle iniziative provenienti dal settore pubblico. La crescente consapevolezza del valore del paesaggio, sancita dalla Convenzione di Firenze del 2000, è alla base di questa riflessione, poiché il paesaggio contribuisce direttamente al benessere delle comunità e alla loro qualità della vita.
Il tema è stato introdotto il 5 dicembre a Pistoia, durante il convegno “Vivaismo: tra ricerca e innovazione. Proposte e soluzioni per una produzione sempre più sostenibile”, organizzato dal web magazine Aboutplants.eu.
AIAPP è l’associazione che riunisce professionisti impegnati nell’architettura del paesaggio, a vario titolo. I membri provengono da diverse aree, tra cui l'insegnamento, le istituzioni, le associazioni di categoria, i settori produttivi, il commercio e la comunicazione. L’associazione si impegna a promuovere una visione integrata e consapevole del paesaggio, che oggi rappresenta una risorsa fondamentale per il benessere delle comunità.
Articolo di Andrea Cassone, scarica qui il suo intervento completo al Convegno sul Vivaismo del 5 Dicembre: