Considerazioni generali per la fertilizzazione dei substrati
Nella coltivazione delle piante in contenitore occorre porre l’attenzione a diversi problemi di gestione per la qualità e la sanità delle differenti colture rispetto alla coltivazione in pieno campo. Tra di essi, la scelta del substrato e la concimazione assumono una notevole importanza.
La torba rimane il substrato principale tra quelli usati nel vivaismo, con la divisione in torbe bionde, brune e nere in base alla decomposizione del materiale vegetale da cui provengono. Nonostante rispetto al terreno agrario abbia un contenuto di sostanze nutritive e sali maggiormente elevato e in generale un discreto potere tampone (CSC pari a circa 100-200 meq/100 g s.s.), si possono riscontrare difficoltà nel trattenere gli elementi nutritivi necessari per il ciclo colturale, specie se di lunga durata.
Oltre ad utilizzare differenti tipi in combinazione con essa (perlite, pomice, fibra di cocco, lana di roccia), per gestire parametri come pH ed EC è possibile aggiustare la tecnica di irrigazione e concimazione. La disponibilità di sostanze nutritive diventa perciò fondamentale per:
Nel piano di concimazione, inoltre, si considera il contenuto di nutrienti già presenti nel substrato (naturalmente provvisto o con minerali aggiunti durante il processo di produzione) così come i composti con un elevato rapporto C/N, che possono immobilizzare il fertilizzante azotato aggiunto.
Top dressing
La fertilizzazione in vaso è utilizzata quindi per integrare il livello di nutrienti nel substrato e per tutte le ragioni precedentemente elencate, si raccomanda una pratica molto comune in quest’ambito: il top dressing. Si tratta di una tecnica ampiamente usata per compensare la concimazione durante l’invaso e consentire l’aggiustamento dello stato nutrizionale, ad esempio fornendo specifici nutrienti in differenti fasi dello sviluppo della coltura. Il top dressing potrebbe avere un effetto immediato sulle piante se fatto con fertilizzanti altamente solubili: i fertilizzanti a rilascio controllato e a lento rilascio risultano perciò maggiormente idonei per coprire un periodo di coltivazione più lungo. In particolare:
COMPO EXPERT si affida a questi presupposti e da anni suggerisce l’utilizzo di Triabon®, un fertilizzante granulare NPK con la tecnologia di azoto a lento rilascio CROTODUR® (70% dell’azoto totale disponibile come crotonilidendiurea) per garantirne la durata fino a 4 mesi. La degradazione dell’azoto in questa forma dipende dall'umidità ma principalmente dall’attività dei microrganismi ed offre un'efficacia ottimale grazie all'elevata stabilità del pH e un’ottima adesione alla superficie del substrato. Triabon® è perfetto per il top dressing dopo una normale o ridotta concimazione di base e per piante in vaso e substrati orticoli. Combinato con concimi ricoperti a rilascio controllato, garantisce tutti i nutrienti necessari per una crescita sana di tutte le colture, specialmente quelle a ciclo lungo (es. colture perenni).
E se il Triabon® avesse un’altra formulazione…?
Dalla combinazione tra il Triabon® (tecnologia CROTODUR®) ed un metodo di produzione a compressione speciale e specifico, nasce NovaFert® Triabon® Tabs, una pastiglia per rallentare ulteriormente la disponibilità di nutrienti e in particolare quella dell'azoto per una durata oltre i 6 mesi. La sua particolare formulazione offre due principali vantaggi:
Il prodotto è pensato proprio per la concimazione di copertura dei vasi in colture come ad esempio lavanda e rosmarino, avvantaggiandosi dello scioglimento delle compresse, per evitare perdite dello stesso conseguenti ad un eventuale rovesciamento del vaso. È Inoltre ideale per impianti o rimpiazzi di fallanze in frutteti e vigneti, poichéfornisce elementi nutritivi mancanti alle giovani piante e riduce le applicazioni necessarie per apporti azotati, localizzando i nutrienti ad una maggiore profondità per l’assorbimento radicale.
Ulteriori soluzioni per applicare elementi nutritivi alle piante sono una concimazione fogliare mirata (preventiva o curativa) alle foglie e ai frutti con l’utilizzo di biostimolanti, oppure la fertirrigazione efficiente e flessibile con fertilizzanti liquidi in corrispondenza del sistema radicale. Per questa tipologia di utilizzo, COMPO EXPERT suggerisce Vitanica®TanEx, un concime formulato con zinco complessato con un estratto vegetale a base di tannini. A differenza di altri prodotti a base di tannini di castagno, questo fertilizzante liquido contiene tannini condensati estratti da legno di Quebracho rosso santiagheno (Schinopsis lorentzii) presenti in elevata concentrazione (40% p/p). Questa tipologia di tannini ha un elevato peso molecolare, che conferisce maggiore stabilità alla soluzione ed efficienza delle fertirrigazioni anche con acque a temperature ridotte. Essi, inoltre, consentono una maggiore veicolazione dello zincoe stimolano la produzione di fitoalessine per un ripristino normale attività dopo stress ossidativi (potere antiossidante).
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