I problemi delle piante per mancanza di microelementi
In produzione a volte capitano problemi come le clorosi internervali o schiarimenti del fogliame. Altre volte è la crescita della pianta a essere stentata. La nutrizione di tutte le piante prevede un adeguato equilibrio tra macroelementi e microelementi; ancora di più in florovivaismo dal momento che la qualità finale delle piante prodotte ne influenza il prezzo di vendita. In generale, nel caso di squilibri nutrizionali, si manifesta uno sviluppo inadeguato delle colture. Abbiamo dedicato un articolo specifico al giusto bilanciamento tra elementi nutritivi nella produzione delle piante, un aspetto molto importante nella produzione professionale florovivaistica e un altro su come riconoscere le carenze nutrizionali delle piante e come intervenire.
Il prefisso “micro” non si riferisce alla loro dimensione, bensì al fatto che i microelementi sono presenti in piccolissime quantità rispetto agli altri elementi della nutrizione. Pur essendo “micro”, non bisogna sottovalutarne l’apporto perché condizionano -anche fortemente- la crescita della pianta. Infatti quando si è presenti a una coltura dallo sviluppo poco armonioso, si può ipotizzare che dipenda da una carenza di microelementi.
Perché serve prevenire ed evitare le carenze di microelementi
I fattori che portano al manifestarsi di carenze di microelementi sono molteplici. Ad esempio la durezza dell’acqua, il pH del substrato o la temperatura del substrato durante la coltivazione, possono portare a una loro cattiva assimilazione. Altre volte, tra le cause, può anche semplicemente esserci una concimazione insufficiente.
È importante individuare e rimuovere le cause delle carenze. Si può lavorare in prevenzione soprattutto quando si conoscono le esigenze nutritive specifiche della coltura in atto o quando si sa a priori che ci saranno limitate possibilità di intervento con le fertirrigazioni.
È importante miscelare i microelementi al substrato perchè:
I microelementi miscelati al substrato quindi, favoriscono la vigoria e la bellezza di tutta la pianta perchè ne favoriscono lo sviluppo.
Pieris japonica, una pianta ad alto fabbisogno di microelementi
Perchè è bene preferire Micromax Premium
Come per tanti altri mezzi di produzione, le caratteristiche intrinseche di un prodotto sono molto importanti per raggiungere risultati certi.
Il pacchetto di microelementi Micromax Premium è parte del portafoglio prodotti ICL da motli anni. È una formulazione unica di magnesio e microelementi. La caratteristica che lo differenzia in tutta Europa da qualsiasi altro pacchetto di microelementi è che, già dalla prima bagnatura all’interno del substrato, rende i microelementi disponibili per un rilascio che dura tutto il tempo del ciclo colturale e oltre.
La maggior parte di pacchetti di microelementi disponibili sul mercato non dispone della tecnologia di MicromaxPremium e si limita a evitare eventuali carenze nell’immediato, cioè nei momenti subito successivi all’applicazione. Solo Micromax Premium garantisce una durata prolungata nel tempo. Questo è anche il motivo per il quale è di gran lunga la formulazione preferita da decine di produttori professionali di substrati in tutta Europa da molti anni.
Micromax Premium: prestazioni testate e garantite
L’efficacia di Micromax Premium è stata validata da prove scientifiche nel corso degli anni, come ad esempio gli studi sulla crescita di talee di Ilex Crenata “Hetzi”, prelevate da piante madri trattate con quattro dosi differenti di prodotto. Si è visto che i risultati migliori, per quanto riguarda radicazione e crescita, si sono ottenuti somministrando in entrambi gli anni di prova una dose di 450 g/mc di prodotto. Le talee prelevate dalle piante madri trattate con Micromax Premium hanno evidenziato una radicazione e una crescita successiva migliore rispetto a quelle non trattate.
Gli effetti positivi di Micromax Premium sono ancora più evidenti in tutte quelle colture ad alto fabbisogno micronutrizionale (soprattutto in Ferro) come Buxus, Calluna, Cytisus, Hebe, Hydrangea, Pieris e Vinca, tanto per fare un esempio.
In questa prova è stato usato lo stesso concime di base senza microelementi.
Alla tesi 5 è stato aggiunto Micromax Premium a 300 g/mc.
La differenza fra le 2 tesi è solo la presenza o meno di microelementi. L’effetto dei microelementi non si manifesta solo nella colorazione delle foglie del basilico ma anche nello sviluppo complessivo della pianta.
Per leggere l'intervento completo di Paolo Cozzi per ICL al Convegno del 5 Dicembre di AboutPlants.eu, scarica il PDF in allegato: