Aumento dell'acidificazione ed eutrofizzazione degli oceani

Un nuovo studio basato sul monitoraggio evidenzia come la situazione futura sia molto difficile da prevedere
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L'acidificazione degli oceani è causata dall'aumento di CO2 atmosferica, prodotta dall'utilizzo di combustibili fossili. Inoltre, le attività umane generano altri impatti, come ad esempio l'inquinamento da nutrienti (si pensi al dilavamento dei concimi azotati) che provoca eutrofizzazione.
Acidificazione ed eutrofizzazione hanno un impatto sulle alghe microscopiche, chiamate fitoplancton. Queste alghe hanno un ruolo importante negli ecosistemi marini, in quanto costituiscono la base della catena alimentare. Durante i periodi di rapida crescita, che generano le fioriture algali, i cambiamenti nell'acidità dell'acqua possono non solo influenzare la crescita delle popolazioni di fitoplancton, ma anche quella degli animali che di fitoplancton si nutrono.

Un recente studio inglese ha esplorato come l'acidificazione e l'eutrofizzazione possono influenzare la crescita delle popolazioni di fitoplancton e le interazioni presenti tra i vari gruppi di alghe microscopiche.
Sono state utilizzate negli esperimenti tre diverse specie di fitoplancton: Emiliania huxleyi, Thalassiosira weisflogii e Rhodomonas sp.. La crescita di ogni specie è stata monitorata per oltre 10 giorni in condizioni diverse.
Ad esempio, tre livelli di pH sono stati usati per simulare alcuni scenari: acidità attuale degli oceani (pH 8,2), quella prevista per il futuro (pH 7,6) e il livello caratteristico delle dense fioriture algali (pH 8,8). In alcuni esperimenti l'acidità è stata mantenuta a un livello fisso, in altri è stata fatta variare naturalmente, come risultato della rimozione di CO2 dall'acqua operata dalle specie osservate. I ricercatori hanno anche condotto prove di coltivazione di più specie insieme.

I risultati hanno mostrato che le diverse specie di fitoplancton reagiscono in modo diverso secondo la l'acidità. Ad esempio, la crescita di due delle specie in situazione di bassa acidità (pH 8.8) con libera modifica naturale, è risultata la metà rispetto a quella riscontrata in situazioni di acidità normale.
Gli autori hanno anche creato simulazioni riguardo la crescita di ciascuna delle specie per 30 giorni combinando vari livelli di anidride carbonica atmosferica a diversi livelli di nutrienti. I diversi scenari indicano che la crescita del fitoplancton può rispondere nei modi più variabili.
I ricercatori concludono affermando che l'effetto combinato di acidificazione ed eutrofizzazione ha un impatto sulla crescita e sulle interazioni del fitoplancton, che avrà conseguenze sulle altre specie marine. In particolare, essi  avvertono che gli scenari futuri di acidificazione e eutrofizzazione nell'acqua di mare saranno sempre più variabili e quindi le conseguenze diventeranno più difficili da prevedere.